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Buongiorno, ragazzi! Come state? Spero che voi, insieme ai vostri cari e alle vostre famiglie, stiate bene qui sul pianeta Terra in questo 11° mese di costanti restrizioni a causa del COVID-19.
Il Matterello
Questa settimana è capitata una cosa stranissima nella nostra proprietà a Malibu, in California. Mio marito ha scoperto che c’era una perdita al sistema di irrigazione nel nostro giardino e sono stata incaricata di scavare e individuare la perdita. Dato che sono un’archeologa in pausa forzata e ho perso la stagione di scavo di questa estate, ero più che felice di sfoderare la mia trowel e scavare in giardino! Così ho cominciato…. E, alcune ore dopo aver iniziato il mio progetto di scavo in giardino, mi sono imbattuta in qualcosa di davvero insolito! Non appena l’ho avvistato, ho subito smesso di scavare, mi sono alzata in piedi, ho suonato il mio fischietto, e ho chiamato il resto della mia squadra. Beh, ho chiamato mio marito e il mio vicino di casa, Larry… e tutti e tre abbiamo esaminato insieme il ritrovamento.
Sottoterra, nel nostro giardino, c’era una sorta di lastra con un’iscrizione in Latino… in California! Al primo sguardo, sembrava una tavoletta, simile ad altre che sono state rinvenute nell’ex Impero Romano. Questo insolito ritrovamento mi ha letteralmente gasato a palla! Mi ha ricordato di quella volta, all’inizio degli anni ’90, quando un tizio, effettuando degli scavi per la sua piscina ad Encino, ritrovò un autentico uomo delle caverne ancora in vita! Vi ricordate? Quella sì che fu un’incredibile scoperta!
Dopo un’ulteriore ispezione della lastra in situ, ho ritenuto che questo fosse un ritrovamento epigrafico di natura decisamente rilevante. Qualcosa che avrebbe potuto probabilmente cambiare la nostra comprensione della storia Americana in un modo veramente drammatico! Cioè, l’antica Roma in contatto con la California? Non abbiamo mai sentito di qualcosa di simile prima d’ora con l’eccezione di una testa di terracotta Romana del II secolo ritrovata vicino a città del Messico sotto un edificio pre-coloniale datato tra il 1476 e il 1510 d.C. Ma prima che potessi chiamare il Los Angeles Times per raccontagli della mia sensazionale scoperta, mio marito mi avvertiva di qualcosa di ancora più eccitante: la lastra era fatta di… pan di zenzero.
Proprio come la Tavoletta di Eyguieres che vedete sotto, la quale non è fatta da marzapane ma di sicuro è molto simile, la tavoletta rinvenuta nel nostro giardino presentava impresse sulla sua superficie diverse righe di testo. Quindi che cos’è una tavoletta, e perché ce n’era una sepolta nel nostro giardino?
Le tavolette, o tabella defixionis, sono piccole lastre di metallo che erano usate nel mondo Greco-Romano per diverse ragioni. A volte erano utilizzate per appellarsi a un dio con espressione di rabbia, o con sentimenti di vendetta, in conseguenza ad un torto o ad un’offesa subiti da qualcuno. Erano anche impiegate in alcuni casi con lo scopo di ottenere amore e sesso. Nella maggior parte dei casi, erano adoperate per fare una richiesta speciale agli dei o per scagliare malefici contro qualcuno che ti aveva offeso, tradito, oppure derubato. A questo punto, a chi è indirizzata la maledizione sulla tavoletta del nostro giardino?
Il significato del testo sulla tavoletta nel nostro giardino era un mistero per tutti noi, quindi ho chiamato la mia amica Nathalie, un’insegnante di Latino, perché potesse dare un’occhiata. Questo è ciò che era stato inciso sulla misteriosa tavoletta una volta tradotta in Italiano:
“Al dio Aesculapius: Noi abbiamo perso la nostra salute e ne abbiamo donato la metà ad Aesculapius. Tra coloro che sono sciocchi non garantire la salute fino a quando le loro facce non saranno coperte.”
Hmm… E’ piuttosto interessante, non trovate? Sembra quasi che si riferisca a una malattia o un’epidemia, cosa con cui i Romani avevano molta familiarità, e segue decisamente il formato di una tavoletta Greco-Romana standard: si rivolge al dio, dichiara il problema, offre un dono o un pegno, e infine formula una richiesta. E la tavoletta sta lanciando una maledizione alle persone con i volti scoperti? Sembra suonare stranamente familiare… E infine, chi è questo Aesculapius e cosa c’entra con la salute?
Asklepios era il dio Greco della medicina e della guarigione che fu successivamente adotatto nel pantheon Romano come Aeculapius o Aescolapio, Aesculapio, Aescolapio Merre, Asclepius, Aesculapius Merre. Le rappresentazioni pittoriche e scultoree di Aesculapius sono frequentemente affiancate da un bastone con un serpente che ancora oggi è un’immagine associata alla medicina moderna. Aesculapius divenne una parte così integrante dell’antica religione Romana che fu eretto un tempio in suo onore nel cuore dell’antica Roma sull’Isola Tiberina. Livio ci racconta:
“Cum pestilentia civitas laboraret, missi legati ut Aesculapi signum Romam ab Epidauro transferrent, anguem, qui se in navem eorum contulerat, in quo ipsum numen esse constabat, deportaverunt; eoque in insulam Tiberis egresso eodem loco aedis Aesculapio constituta est.”
Trad.: “Quando lo stato fu afflitto da una pestilenza, i messaggeri spedirono l’immagine di Aesculapius da condurre da Epidauro a Roma, portarono un serpente che era strisciato sulla loro nave ed in cui si credeva generalmente che risiedesse lo spirito del dio stesso. Nel punto in cui serpente decise di tornare sulla terra ferma sull’isola Tiberina, là fu eretto un tempio ad Aesculapius.”
Livio, Storia di Roma, XI
Laddove un tempo sorgeva il santuario di Aesculapius ora vi è un ospedale, il quale prosegue il tema di salute e benessere nell’era moderna. Oltre alle prove letterarie citate sopra vi sono prove epigrafiche di richieste che venivano fatte ad Aescolapio nelle dediche come quella riportata sotto, scritta sia in Latino Arcaico che in Greco, ritrovata sulla base di bronzo di una colonna in Sardegna, che risale al 150 a.C.:
“Cleon salari. soc. s. Aescolapio Merre donum dedit lubens | merito merente.“
Trad: “Cleon, servitore della Compagnia Associata dei Salinari, conferiva questo dono spontaneamente e giustamente al ben meritevole Aesculapius Merre.”
Da: Iscrizioni Latine Arcaiche, Biblioteca Classica Loeb
… e questa dedica incisa su un piedistallo di pietra ritrovato nel fiume Tevere a Roma, Italia, che risale al III secolo a.C.:
“Aescolapio | donom dat | lubens merito | M. Poppulicio M. f.”
Trad.: “Ad Aesculapius; un dono conferito spontaneamente e giustamente da Marcus Populicius figlio di Marcus.”
Da: Iscrizioni Latine Arcaiche, Biblioteca Classica Loeb
Quindi, questa di Aesculapius doveva essere una cosa seria e, se a Roma avevano eretto un tempio a lui dedicato nell’Isola Tiberina durante un’epidemia, doveva essere davvero bravo nel suo lavoro. Quindi perché diamine un maleficio a Aesculapio era sepolto nel nostro giardino? Probabilmente per ricordarci che durante i tempi di epidemia, spesso il passato può farci capire che problemi aspettarci quando ai giorni nostri viviamo difficoltà simili.
Adesso siamo nell’undicesimo mese di alterazioni dovute alla pandemia del COVID-19 e nonostante tutte le misure che abbiamo adottato, dal distanziamento sociale all’igienizzazione delle mani, questa pestilenza ci tiene ancora stretti fermamente nella sua morsa. A Luglio, qui su Tavola Mediterranea abbiamo lanciato l’iniziativa di impegnarci a fare piccoli sacrifici nelle nostre vite e offrire dei Pharmakoi commestibili agli dei, come ulteriore garanzia. Ma il numero di casi sta salendo vertiginosamente e sembra che davanti a noi si possa prospettare un inverno veramente difficile quindi è arrivato il momento di metterci in gioco e tirare fuori l’artiglieria pesante: la tavoletta. Le parole sulla tavoletta venuta alla luce nel nostro giardino hanno saputo lasciare un segno talmente forte in noi che crediamo possano fare la differenza anche per voi… oltretutto, hanno il potenziale di poter fare una bella impressione anche alla vostra cucina delle feste! Quindi ho fatto ciò che avrebbe fatto qualsiasi archeologo classico costretto a casa dopo un anno di restrizioni su viaggi e spostamenti dovuti al virus COVID-19: ho deciso di diffondere le belle parole che ho trovato nel mio giardino creando La Tavoletta Matterello con la Maledizione contro il COVID… Una tavoletta che non solo soddisfa il palato degli dei ma anche il vostro.
Adesso, non stiamo davvero andando a scagliare una maledizione su qualcuno; non è questo il modo in cui impastiamo qui a Tavola Mediterranea. Noi auguriamo salute e benessere per tutti quanti. Ma andremo a richiedere l’aiuto di Aesculapius per far sì che alcuni del “popolo no mask” possano aprire gli occhi e decidersi ad indossare la mascherina e lo andremo a fare nel modo più intelligente:
Generalmente, nel mondo Greco-Romano le tavolette per essere offerte venivano seppellite nella terra o lanciate giù in un pozzo. Per “offrire” le nostre tavolette di marzapane con la maledizione contro il COVID andremo invece a lanciarle giù nei nostri stomaci! E così anche giù negli stomaci dei no mask che sono in mezzo a noi… ma loro non sapranno mai che saranno stati “influenzati” da un biscotto, piuttosto crederanno semplicemente che sia stata la vostra deliziosa cucina delle feste di Natale! Chi lo sa! Forse funzionerà! E se non dovesse funzionare, alla fine qualcuno a Natale avrà ricevuto una bella lastra di pan di zenzero con sopra un antico sistema di scrittura.
La Ricetta del Pan di Zenzero
Quando lavorate con questo matterello, assicuratevi di utilizzare la mia ricetta per l’impasto di marzapane sviluppata per l’articolo delle Tavolette Cuneiformi di Pan di Zenzero pubblicato nel 2017. L’impasto è compatto, delizioso, e quando lavorato a freddo, prenderà perfettamente i segni impressi col matterello senza che l’impasto vi resti attaccato. Seguite le istruzioni e vi verrà benissimo!
Ricordate di divertirvi questo inverno, non importa quanto la situazione si farà dura. Possiamo fare questo e lo faremo, proprio come i nostri antenati hanno fatto per millenni prima di noi… con una maledizione o due e qualche risata lungo il cammino. Ora cominciate a preparare il vostro impasto per il marzapane! Abbiamo una pandemia da combattere!
Acquista qui il tuo Matterello Tavoletta con la Maledizione contro il COVID e inizia a impastare oggi stesso:
Disclaimer: La scoperta della tavoletta di pan di zenzero, e il testo sul Matterello Tavoletta con la Maledizione contro il COVID, è stata inventata e creata puramente per intrattenimento e per scopi culinari. E’ uno scherzo. Ciò che non è uno scherzo, comunque, è il virus COVID-19. Non siate sciocchi. Indossate una mascherina. Non siete la prima persona su questo pianeta a cui è stato chiesto di fare ciò.
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